Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42422 del 19 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:42422PEN

Massima

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Il contatto fisico, anche se fugace, che coinvolge la corporeità sessuale della vittima, accompagnato da inequivoci apprezzamenti verbali sull'aspetto fisico della stessa, integra il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p., anche quando la condotta sia caratterizzata da modalità insidiose e rapide, purché idonee a superare la volontà contraria della persona offesa. L'elemento soggettivo del reato sussiste quando l'agente sia consapevole della natura oggettivamente sessuale dell'atto posto in essere volontariamente, a prescindere dalla finalità di soddisfare il proprio piacere sessuale. Il contatto fisico diretto o simulato con una zona erogena del corpo della vittima, anche mediante l'utilizzo di un oggetto, è sufficiente a integrare l'atto sessuale, in quanto comunque invasivo della sfera sessuale della persona offesa. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute attendibili all'esito di un rigoroso vaglio di credibilità soggettiva e di attendibilità intrinseca del racconto, possono da sole fondare la condanna dell'imputato, senza la necessità di ulteriori riscontri esterni, in applicazione del principio di cui all'art. 192 c.p.p., commi 3 e 4. In caso di doppia conforme affermazione di responsabilità, la motivazione della sentenza di appello può essere integrata da quella della sentenza di primo grado, sempre che le censure formulate non contengano elementi ed argomenti diversi da quelli già esaminati e disattesi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/06/2018 della Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI STASI Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
R…

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