La dichiarazione di pubblica utilità di un'opera pubblica può essere disposta anche con l'approvazione del progetto esecutivo da parte dell'autorità espropriante, in deroga al principio generale secondo cui tale dichiarazione è normalmente connessa all'approvazione del progetto definitivo. Tuttavia, affinché la delibera di approvazione del progetto esecutivo possa assolvere tale funzione, è necessario che essa costituisca l'unico atto di approvazione del progetto, in assenza di una precedente approvazione del progetto definitivo, in modo da rappresentare l'atto conclusivo del procedimento di conformazione dell'opera pubblica. In tal caso, la delibera di approvazione del progetto esecutivo assume carattere di immediata lesività per i proprietari dei beni interessati dall'espropriazione, legittimandone l'impugnazione. Diversamente, ove sia intervenuta una precedente approvazione del progetto definitivo, la delibera di approvazione del progetto esecutivo non riveste carattere di lesività, in quanto atto meramente esecutivo e di dettaglio, non incidente sulla disponibilità del bene. Inoltre, in assenza di una comunicazione individuale dell'avvio del procedimento espropriativo, non è necessaria alcuna notifica ai proprietari interessati, qualora il numero dei destinatari sia superiore a cinquanta, essendo sufficiente la pubblicazione degli atti. Infine, la scelta della localizzazione e della conformazione dell'opera pubblica rientra nella discrezionalità tecnica dell'amministrazione, sindacabile solo per manifesta illogicità o travisamento dei fatti, non potendosi il giudice sostituire alle valutazioni dell'amministrazione.