Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18948 del 15 maggio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:18948PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La sottoscrizione di una querela da parte di un pubblico funzionario, in un atto pubblico, è valida ai fini della sua presentazione, senza necessità di ulteriori formalità di autenticazione o legalizzazione, purché siano indicati il nome, la qualifica del firmatario e sia apposto il timbro dell'ufficio di appartenenza. Tale principio si fonda sulla disciplina amministrativa che esclude l'obbligo di legalizzazione per gli atti formati dalla pubblica amministrazione nell'esercizio delle proprie funzioni, in quanto la sottoscrizione del pubblico ufficiale e l'indicazione dei relativi dati identificativi garantiscono sufficientemente la provenienza dell'atto. Pertanto, l'inosservanza delle disposizioni di cui al quarto comma dell'art. 337 c.p.p. in merito all'autenticazione della sottoscrizione del querelante non determina la nullità della querela, essendo sufficiente il rispetto dei requisiti formali previsti per gli atti provenienti dalla pubblica amministrazione. Tale conclusione è in linea con la disciplina dettata dagli artt. 122 e 342 c.p.p., che prevedono modalità semplificate per gli atti processuali posti in essere dalle pubbliche amministrazioni, in ragione della natura pubblica del soggetto agente e della finalità istituzionale perseguita.

Sentenza completa

FATTO E DIRITTO
1. Con sentenza emessa il 14.9.2000, il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Larino dichiarò, non doversi procedere a carico di S. e F. P. per il reato di cui all'art. 388 co. 5 cod. pen. per difetto di valida querela, sul rilievo che la sottoscrizione del querelante (direttore generale delle entrate per il Molise) non era stato stata autenticata.
2. Avverso la sentenza ricorre per cassazione il pubblico ministero, assumendo che l'inosservanza delle disposizioni di cui al quarto comma dell'art. 337 cod. proc. pen. non è prevista a pena di nullità e che e che per la validità della querela è sufficiente la sottoscrizione del pubblico funzionario, in un atto pubblico, sia autentica.
3. Il ricorso va accolto.
La querela è la dichiarazione con la quale "si manifesta la volontà che si proceda in ordine a un fatto previsto dalla legge come reato" (art. 336 cod. proc. pen.). Per la rilevanza processuale dell'effetto c…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.