Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16522 del 27 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16522PEN

Massima

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Il giudice della prevenzione, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di una misura di prevenzione personale, non può limitarsi a recepire acriticamente gli elementi desunti da un provvedimento cautelare emesso in un procedimento penale, conclusosi con l'assoluzione del proposto, ma deve procedere ad una autonoma e approfondita valutazione di tutti gli indizi rilevanti ai fini della verifica della sua attuale e qualificata pericolosità sociale, senza potersi fondare esclusivamente sulle risultanze di un procedimento penale diverso da quello di prevenzione. Ciò in quanto il procedimento di prevenzione ha natura e finalità autonome rispetto al processo penale, sicché gli elementi probatori tratti da quest'ultimo devono essere adeguatamente rielaborati e integrati con altri significativi indizi, quali la frequentazione di persone pregiudicate, la mancanza di attività lavorativa stabile, la dedizione abituale alla commissione di reati, al fine di accertare in modo concreto e specifico la sussistenza di una attuale e qualificata pericolosità sociale del proposto. La motivazione che si limiti a recepire acriticamente gli elementi desunti da un provvedimento cautelare, senza procedere a tale autonoma valutazione, è pertanto apparente e carente sotto il profilo giuridico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TE. RO. N. IL (OMESSO);

2) VA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 154/2008 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 12/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPOZZI Raffaele;

lette le conclusioni del PG Dott. SALVI Giovanni, che ha chiesto l'annullamento con rinvio parziale del decreto impugnato.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 12 febbraio 2010 …

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