Il mantenimento annuale delle strutture precarie e amovibili di facile rimozione, funzionali all'attività turistico-ricreativa e già autorizzate per il mantenimento stagionale, è consentito anche in deroga ai vincoli previsti dalle normative in materia di tutela territoriale, paesaggistica, ambientale e idrogeologica, purché tali strutture siano realizzate con materiali ecocompatibili, senza utilizzo di materiali cementati di qualsiasi genere e fondazioni nel sottosuolo, nel rispetto delle specifiche norme di settore e a condizione che siano installate senza alterare la morfologia dei luoghi. Tale mantenimento annuale è altresì consentito in virtù del combinato disposto dell'art. 1, comma 246, della legge n. 145/2018 e dell'art. 103, comma 2, del D.L. n. 18/2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 27/2020, che hanno previsto la proroga della validità dei titoli abilitativi edilizi comunque denominati in scadenza tra il 31.1.2020 e la data della dichiarazione della cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, per i 90 giorni successivi a tale dichiarazione. L'Amministrazione comunale è pertanto tenuta a valutare con un procedimento espresso le istanze di mantenimento annuale presentate dai concessionari, astenendosi dall'adottare provvedimenti di smontaggio delle strutture in pendenza di tale procedimento, salvo che l'istanza risulti manifestamente inammissibile, infondata o intempestiva. In tali ultimi casi, l'Amministrazione può comunque provvedere con atto semplificato, senza tuttavia imporre lo smontaggio immediato delle strutture.