La violazione della distanza minima di 10 metri tra edifici prevista dall'art. 9 del D.M. 1444/1968 per ragioni di salubrità e sicurezza dei luoghi costituisce un interesse pubblico prevalente che legittima l'amministrazione comunale ad annullare in autotutela, entro il termine di 18 mesi, la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presentata per l'apertura di finestre in un prospetto cieco, anche in assenza dell'esercizio dei poteri inibitori entro il termine ordinario di 30 giorni, in quanto l'amministrazione conserva comunque il potere di verificare la legittimità dell'intervento edilizio e di rimuoverne gli effetti in presenza di un interesse pubblico ulteriore rispetto al mero ripristino della legalità, senza che ciò possa determinare un affidamento tutelabile del privato sulla permanenza del titolo abilitativo illegittimamente formatosi. L'amministrazione è tenuta a garantire il contraddittorio procedimentale, ma eventuali carenze nella messa a disposizione di documenti non inficiano la validità del provvedimento finale ove non sia dimostrata l'impossibilità di presentare osservazioni e difese adeguate.