Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29090 del 3 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:29090PEN

Massima

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Il rispetto del termine dilatorio di 48 ore dalla notifica del provvedimento del Questore è necessario per assicurare l'effettività del principio del contraddittorio cartolare nella fase di convalida del provvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, previsto dalla L. n. 401 del 1989, art. 6, comma 2 bis. Tale termine, finalizzato a consentire all'interessato l'esercizio del diritto di difesa attraverso la presentazione di memorie e deduzioni, deve essere osservato dal Giudice delle indagini preliminari, il quale non può procedere alla convalida prima della sua scadenza. La mancata osservanza di tale termine dilatorio comporta la nullità del provvedimento di convalida ai sensi dell'art. 178, lett. c), c.p.p. Tuttavia, il termine a difesa in favore del destinatario del provvedimento del Questore è soltanto quello di 48 ore dalla notifica dell'atto stesso, non essendo necessario che la convalida del Giudice intervenga entro 48 ore dalla richiesta di convalida del Pubblico Ministero, in considerazione della natura cartolare del contraddittorio che caratterizza tale procedimento. Pertanto, il rispetto del termine dilatorio di 48 ore da parte del Giudice, proprio in ragione dell'assenza di contraddittorio orale, ne impone il rispetto per consentire l'esercizio del diritto di presentare memoria e di difesa. Eventuali discrasie o errori materiali nel provvedimento di convalida, che non incidano sulla sua legittimità, non comportano la nullità dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GAI Emanue - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/05/2018 del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Verona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa Emanuela Gai;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Cuomo Luigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice delle indagini preliminari di Verona, con ordinanza…

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