Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8441 del 21 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:8441PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione patrimoniale, può legittimamente disporre la confisca dei beni del proposto anche quando gli stessi siano stati acquisiti mediante l'impiego di redditi non dichiarati al fisco, in quanto tali redditi devono considerarsi di provenienza illecita e pertanto rientrino nel novero dei beni suscettibili di sequestro e confisca, a prescindere dalla loro capacità di incidere sulla valutazione di proporzionalità tra il valore dei beni e la capacità reddituale del soggetto. Ciò in quanto la norma di cui all'art. 2-ter della legge n. 575 del 1965 (ora art. 20 del d.lgs. n. 159 del 2011) prevede, in alternativa alla sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati o l'attività economica svolta, la possibilità di disporre la confisca sulla base di sufficienti indizi di provenienza illecita dei beni, senza che rilevi la loro capacità di incidere sulla valutazione di proporzionalità. Tale orientamento si differenzia da quello seguito in tema di confisca ex art. 12-sexies del d.l. n. 306 del 1992, ove la presunzione di illecita provenienza dei beni del condannato è ancorata espressamente alla sproporzione rispetto all'attività economica svolta e all'assenza di giustificazione. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente ritenere provata la provenienza illecita dei beni del proposto sulla base di sufficienti indizi, senza che sia necessario valutare la capacità di tali beni di incidere sulla proporzionalità, essendo sufficiente l'accertamento della loro origine da attività illecite, anche se consistenti in reati di evasione fiscale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A - Consigliere

Dott. VESSICHELLI M. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS), n. il (OMISSIS);

avverso il decreto n. 13/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 26/10/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)): rigetto.

FATTO E DIRITTO

Propongono ricorso per cassazione (OMISSIS), persona sottoposta, con decreto del Tribunale di Palermo in data 19 luglio 2011, alla misura di prevenzione personale della sorveglianza s…

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