Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48271 del 20 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:48271PEN

Massima

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Il reato di porto illegale di arma comune da sparo si configura quando l'agente ne ha la pronta disponibilità per un uso quasi immediato, pur non avendola indosso, mentre ricorre l'ipotesi del mero trasporto quando l'arma viene presa in considerazione solo come oggetto inerte di un'operazione di spostamento da un luogo all'altro, senza essere suscettibile di pronta utilizzazione. Il criterio distintivo tra porto e trasporto non è di carattere oggettivo, ma va ravvisato nella possibilità o meno dell'immediata utilizzabilità dell'arma. Pertanto, il possesso di una licenza di porto d'armi per l'esercizio venatorio o il tiro a volo non legittima il porto di un'arma diversa da quella autorizzata, come nel caso di una pistola, essendo necessaria una specifica autorizzazione per tale tipo di arma. La valutazione circa la configurabilità del reato di porto illegale di arma deve essere effettuata sulla base delle concrete modalità di detenzione e custodia dell'arma, tenendo conto della sua pronta disponibilità per un uso immediato, a prescindere dalla circostanza che essa sia materialmente indosso all'agente o custodita in un contenitore nelle immediate vicinanze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1532/2012 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 06/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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