Il decorso del termine perentorio di sessanta giorni per l'esercizio del potere inibitorio da parte dell'amministrazione comunale sulla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presentata dal privato, comporta l'impossibilità per l'amministrazione di opporre un diniego all'accoglimento della SCIA, salvo che non sussistano specifici e motivati pericoli per il patrimonio artistico e culturale, l'ambiente, la salute, la sicurezza pubblica o la difesa nazionale, da accertare in modo puntuale. Inoltre, qualora l'attività edilizia oggetto della SCIA riguardi opere interne che non modificano la sagoma e non incidono sulle parti strutturali dell'immobile, per le quali sia già stato acquisito un precedente titolo edilizio (come una denuncia di inizio attività), l'amministrazione non può opporre un diniego alla SCIA per la necessità di un permesso di costruire, dovendo invece valutare la conformità dell'intervento al titolo già rilasciato. Il mancato rispetto di tali principi da parte dell'amministrazione determina l'illegittimità del provvedimento di diniego alla SCIA.