Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39592 del 10 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:39592PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di calunnia sussiste quando l'imputato, con dolo, presenta una denuncia contenente fatti non veritieri al fine di attribuire falsamente a taluno la commissione di un reato, abusando della sua posizione di pubblico ufficiale. Ciò anche qualora l'imputato ritenga soggettivamente di aver subito un torto, in quanto il dolo richiesto per il reato di calunnia attiene alla consapevolezza di fornire una rappresentazione distorta e non veritiera dei fatti, a prescindere dalla convinzione personale dell'imputato circa la fondatezza della sua denuncia. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo, può desumere il dolo calunnioso dalla condotta complessiva dell'imputato, diretta a "somministrare una realtà costruita a comodo", facendo passare come vessatori comportamenti degli agenti che tali non erano, come risultante dalle prove acquisite. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione è limitato alla verifica della sua logicità e coerenza interna, senza possibilità di rivalutazione delle risultanze probatorie, riservata al giudice di merito. Pertanto, la sentenza di condanna per calunnia è legittima ove la motivazione, pur non condividendo la ricostruzione alternativa dei fatti prospettata dall'imputato, risulti sorretta da argomentazioni logiche e coerenti con gli atti processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ba. Re. , nato a (OMESSO);

contro la sentenza del 10 luglio 2008 emessa d((omissis)) d'appello di Venezia;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del consigliere dott. ((omissis));

sentito il Sostituto Procuratore generale, dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

sentito l'avvocato ((omissis)), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.