Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42587 del 9 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:42587PEN

Massima

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Il dolo del delitto di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti richiede la coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione dell'accordo e del programma delittuoso in modo stabile e permanente. Pertanto, la mera disponibilità del soggetto a fornire costantemente sostanze stupefacenti ad altri membri del sodalizio, senza che emerga la consapevolezza della destinazione di tali sostanze a un'organizzazione criminale, non è sufficiente a integrare la gravità indiziaria della partecipazione all'associazione. Il giudice deve accertare, sulla base di elementi concreti, la effettiva consapevolezza e volontà del soggetto di far parte dell'associazione e di contribuire al suo mantenimento e alla realizzazione del fine comune di trarre profitto dal traffico di droga. La valutazione della gravità indiziaria non può fondarsi su meri rapporti di fornitura, ma richiede la dimostrazione di un durevole e consapevole legame tra il soggetto e l'organizzazione criminale. Inoltre, il giudice, nel valutare la lieve entità del fatto ai fini dell'applicazione dell'attenuante di cui all'art. 73, comma 5, del d.P.R. n. 309 del 1990, deve esaminare i singoli episodi delittuosi nel più ampio contesto in cui sono stati realizzati, tenendo conto di elementi quali la modalità, la serialità e la disponibilità complessiva di stupefacente, senza limitarsi al solo dato ponderale delle singole cessioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CALVANESE Ersil - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 14/04/2022 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Ersilia Calvanese;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Senatore Vicenzo, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni del difensore, avv. (OMISSIS), per l'annullamento della…

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