Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 16542 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:16542SENT

Massima

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Il rilascio del permesso di costruire è subordinato all'esistenza di opere di urbanizzazione primaria, come definite dall'art. 16, comma 7, del D.P.R. n. 380/2001, nonché alla verifica delle condizioni di edificazione su lotto intercluso, ai sensi dell'art. 6-bis della L.R. n. 28/1980. L'Amministrazione è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria per accertare la sussistenza di tali requisiti, motivando in modo chiaro e puntuale le ragioni ostative all'accoglimento della domanda di permesso di costruire. Ove l'Amministrazione riscontri carenze nelle opere di urbanizzazione o l'assenza delle condizioni di edificabilità del lotto, essa deve denegare il rilascio del titolo edilizio, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità di cui all'art. 97 Cost. e della disciplina procedimentale di cui alla L. n. 241/1990. Tuttavia, l'Amministrazione non può limitarsi a una mera constatazione di tali elementi ostativi, ma deve svolgere un'istruttoria completa, acquisendo tutti i dati necessari per verificare la legittimità della situazione esistente, anche attraverso il coinvolgimento di altri uffici competenti, come quello preposto al condono edilizio. Solo all'esito di tale approfondita attività istruttoria, l'Amministrazione può adottare la decisione finale di diniego del permesso di costruire, motivandola in modo esaustivo e congruente rispetto agli elementi emersi. Inoltre, l'Amministrazione è tenuta a rispettare il contraddittorio procedimentale, comunicando previamente i motivi ostativi all'accoglimento della domanda, ai sensi dell'art. 10-bis della L. n. 241/1990, e valutando adeguatamente le eventuali osservazioni del richiedente, prima di adottare il provvedimento finale. Il mancato rispetto di tali garanzie procedimentali, così come l'adozione di un provvedimento di diniego privo di una motivazione esaustiva e congruente, possono integrare vizi di legittimità dell'atto, suscettibili di censura in sede giurisdizionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/09/2024

N. 16542/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00736/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 736 del 2021, proposto da ((omissis)), ((omissis)) e società C.A. Costruzioni a r. l., in persona del legale rappresentante p. t., rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), presso il cui studio in Roma, piazza ((omissis)) n.5, sono elettivamente domiciliati, con domicilio digitale p.e.c., come da Registri di Giustizia,

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p. t., rappresentata e difesa dall’ Avv. ((omissis)), con domicilio digitale p.e.c., come da Registri di Giustizia, e domicilio fisico eletto in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per l'annullamento

dei seguenti at…

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