Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12541 del 31 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:12541PEN

Massima

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La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di tentata estorsione aggravata dall'utilizzo di metodi mafiosi, desumibili dalle chiare e circostanziate dichiarazioni della parte offesa, confermate dalle ammissioni dell'indagato, nonché il concreto pericolo di reiterazione del reato, giustificano l'adozione della misura cautelare della custodia in carcere, in applicazione della presunzione di adeguatezza di tale misura prevista per i reati aggravati ai sensi della Legge n. 203 del 1991, articolo 7, salvo che non siano cessate del tutto le esigenze cautelari. Infatti, la condotta intimidatoria posta in essere dall'indagato, che ha evocato la forza intimidatrice propria della criminalità organizzata operante nella zona, integra gli estremi dell'aggravante di cui all'articolo 7 citato, la quale comporta la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, a meno che non siano venute meno le esigenze cautelari, onere probatorio che non può ritenersi assolto dalla mera contestazione di profili di inattendibilità della parte offesa o di contraddittorietà della motivazione, atteso che il giudice di merito ha adeguatamente motivato la valenza indiziaria degli elementi posti a fondamento della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffael - rel. Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. SA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 8141/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 13/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)), che si e' riportato al ricorso.

FATTO E DIRITTO

con ordinanza del 13.10.09, il…

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