Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7490 del 15 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:7490PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso si configura con il semplice inserimento organico del soggetto nell'organizzazione criminale, a prescindere dal compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata. L'affiliazione e la messa a disposizione del soggetto all'associazione, anche senza la realizzazione di singoli contributi materiali, sono sufficienti a integrare il reato di partecipazione, in quanto rafforzano la potenzialità operativa e la capacità di intimidazione del sodalizio. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che il vincolo associativo si instauri nella prospettiva di una permanenza a tempo indeterminato e per fini di esclusivo vantaggio dell'organizzazione, essendo sufficiente anche una partecipazione destinata ad una durata limitata nel tempo e caratterizzata dal perseguimento, da parte del singolo, di vantaggi ulteriori, suoi personali, rispetto agli scopi propri del sodalizio criminoso. L'aggravante della finalità di agevolare l'attività dell'associazione mafiosa sussiste quando la condotta sia diretta a favorire il sodalizio nel suo complesso, a prescindere dal fatto che essa sia finalizzata a soddisfare gli interessi di singoli esponenti di vertice, purché vi sia coincidenza tra tali interessi e quelli dell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS);
contro la ordinanza del 28.7.2017, depositata in data 11.9.2017, del
Tribunale del Riesame di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ZACCO Franca, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'indagato, Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
R…

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