Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47310 del 12 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47310PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare il vizio di motivazione di una sentenza, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella compiuta dai giudici di merito, ma deve limitarsi a verificare se questi ultimi abbiano esaminato tutti gli elementi a loro disposizione, fornendo una corretta interpretazione degli stessi e una esaustiva e convincente risposta alle deduzioni delle parti, applicando correttamente le regole della logica. Il compito del giudice di legittimità non è quello di una rinnovata valutazione delle risultanze acquisite, da contrapporre a quella del giudice di merito, ma di stabilire se quest'ultimo abbia motivato in modo completo e corretto, senza incorrere in palesi vizi logici. Pertanto, la censura dell'attendibilità di una testimonianza, ritenuta credibile dal giudice di merito, non è consentita in sede di legittimità, in quanto comporterebbe una inammissibile rivalutazione del merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. EM. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2440/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 03/04/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LINA MATERA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con la sentenza indicata …

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