Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 94 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:94SENT

Massima

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La convenzione urbanistica, quale accordo sostitutivo di provvedimenti amministrativi ai sensi dell'art. 11 della L. n. 241/1990, può legittimamente prevedere impegni aggiuntivi a carico della parte privata, purché finalizzati al perseguimento dell'interesse pubblico e non in contrasto con norme imperative o di ordine pubblico. Pertanto, la previsione di un termine essenziale per l'ultimazione dei lavori e l'insediamento dell'attività produttiva, con conseguente decadenza del diritto di superficie e risoluzione della convenzione in caso di inadempimento, nonché l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale del compendio realizzato, costituiscono clausole valide ed efficaci, in quanto espressione dell'autonomia negoziale delle parti e strumentali al perseguimento dell'interesse pubblico sotteso alla pianificazione urbanistica. L'inosservanza del termine essenziale, anche in presenza di proroghe concesse, legittima l'Amministrazione a dichiarare la decadenza e la risoluzione senza necessità di previa diffida ad adempiere, non sussistendo l'obbligo di concessione di un ulteriore termine per il completamento delle opere. La mancata ultimazione dei lavori entro il termine stabilito, pur in assenza di colpa grave dell'operatore, integra un inadempimento di non scarsa importanza che giustifica la risoluzione del rapporto, senza che ciò comporti violazione del principio di proporzionalità dell'azione amministrativa o lesione del diritto di proprietà. Le clausole convenzionali che prevedono la decadenza e l'acquisizione gratuita del compendio realizzato non possono essere ritenute nulle o inefficaci per violazione di norme imperative, in quanto espressione dell'autonomia negoziale delle parti e strumentali al perseguimento dell'interesse pubblico, né possono essere ricondotte ad equità ai sensi dell'art. 1384 c.c., in quanto non sanzionatorie ma volte a preservare l'interesse pubblico all'effettiva realizzazione dell'intervento pianificatorio. Analogamente, l'azione di arricchimento senza causa ex art. 2041 c.c. non può trovare accoglimento ove le altre domande principali siano respinte per infondatezza.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/01/2022

N. 00094/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00409/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 409 del 2021, proposto da
Società Pontiggia C. s.n.c. di Lino e Gianemilio Pontiggia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Seveso, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per:

A) l'annullamento
:

- della delibera consiliare n. 44 del 29.12.2020, notificata in data 5.02.2021, recante dichiarazione di de…

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