Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8764 del 27 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8764PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni nell'ambito di un procedimento di prevenzione è legittimo quando la motivazione del decreto impugnato è sorretta da un apparato argomentativo corretto, persuasivo e correlato alle risultanze in atti, le quali sono state apprezzate e valutate nel pieno rispetto dei principi normativi esattamente interpretati e applicati, anche in assenza di una dimostrazione della provenienza illecita dei beni, in quanto il sindacato di legittimità sui provvedimenti in materia di prevenzione è limitato alla violazione di legge e non può estendersi al controllo dell'iter giustificativo della decisione, a meno che questo sia del tutto mancante. Inoltre, la limitazione del ricorso alla sola "violazione di legge" è stata riconosciuta dalla Corte Costituzionale non irragionevole, data la peculiarità del procedimento di prevenzione sia sul piano processuale che su quello sostanziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MO. Gi., nato l'(OMESSO);

avverso il decreto 23 aprile 2007 della Corte di appello di Palermo, sezione per le misure di prevenzione, che ha confermato il decreto del Tribunale di Palermo, in data 10 luglio-30 agosto 2006 sul punto della confisca del Libretto di deposito di risparmio al portatore, (OMESSO), presso l'agenzia (OMESSO) del Banco di Sicilia in (OMESSO).

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il rico…

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