Il potere di autotutela possessoria delle strade vicinali, quale quello esercitato dall'Amministrazione nel caso di specie, è attribuito al Sindaco in qualità di Ufficiale di Governo, ai sensi dell'art. 378 della legge 20 marzo 1865, n. 2248, all. F e dell'art. 15 del R.D.L. 1 settembre 1918, n. 1446, e non può essere esercitato dal Responsabile dell'Area Tecnica del Comune. Pertanto, il provvedimento adottato dal Dirigente comunale che ordina la rimozione di un cancello posto ad interruzione della viabilità di una strada vicinale pubblica è illegittimo per difetto di competenza. Tale potere di autotutela possessoria, sottratto all'effetto abrogativo di cui all'art. 2 del D.L. 22 dicembre 2008, n. 200, convertito con modificazioni nella legge 18 febbraio 2009, n. 9, dall'art. 1, comma 2, del D.Lgs. 1 dicembre 2009, n. 179, non può ritenersi trasferito al dirigente comunale con l'entrata in vigore del D.Lgs. n. 267/2000, atteso che l'art. 107, comma 5, del predetto testo normativo fa espressamente salve le competenze del Sindaco previste dall'art. 50, comma 3, e dall'art. 54 del medesimo decreto legislativo. Pertanto, in tutte le situazioni di incompetenza, il giudice amministrativo non può che rilevare il relativo vizio e assorbire tutte le altre censure, non potendo dettare le regole dell'azione amministrativa nei confronti di un organo che non ha ancora esercitato il suo potere.