Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13498 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:13498SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo di una concessione di occupazione di un'area pubblica è illegittimo qualora: 1. Non sia stata previamente comunicata all'interessato, ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, la motivazione ostativa all'accoglimento dell'istanza di rinnovo, privandolo così della possibilità di presentare osservazioni e memorie utili ai fini di una diversa determinazione finale. Il rispetto delle garanzie partecipative è infatti essenziale in un procedimento a carattere discrezionale come quello di rinnovo della concessione, al fine di consentire l'acquisizione di tutti gli elementi rilevanti e di evitare successivi contenziosi. 2. Il diniego non sia sorretto da un interesse pubblico attuale e concreto, incompatibile con il mantenimento della concessione, essendo invece basato su esigenze meramente future e ipotetiche, relative a una destinazione dell'area ancora in fase di programmazione e consultazione. In tal caso, il diniego risulta privo di adeguata motivazione e affetto da difetto di istruttoria e di presupposti. 3. Non sia stata prevista la costituzione di una servitù di passaggio necessaria per consentire l'accesso al fondo di proprietà del concessionario, il cui diniego di rinnovo comporterebbe l'interclisione del lotto e l'impossibilità di proseguire l'attività produttiva ivi svolta. 4. Il diniego si ponga in contraddizione con precedenti atti dell'Amministrazione, come il nulla osta al rinnovo della concessione rilasciato da un diverso ufficio, che aveva rappresentato la necessità di avere la disponibilità dell'area solo al momento dell'adozione dello strumento urbanistico esecutivo. 5. Il diniego violi le previsioni dell'atto concessorio, come quelle relative alla procedura di rinnovo e di rilascio dell'area, che possono limitare il potere discrezionale dell'Amministrazione.

Sentenza completa

N. 05317/2015
REG.RIC.

N. 13498/2015 REG.PROV.COLL.

N. 05317/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5317 del 2015, proposto da:
SOC TUTTOMARMO INDUSTRIALE S.R.L., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli Avv. Mauro Gioventu', Livio Lavitola, con domicilio eletto presso Mauro Gioventu' in Roma, Corso Vittorio Emanuele II, 252;

contro

ROMA CAPITALE, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avv. Andrea Camarda, domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

- della D.D. di Roma Capitale prot. 1482 del 26 gennaio 2015, notificata in data 3 febbraio 2015, recante il diniego di rinnov…

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