Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 21218 del 13 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:21218CIV

Massima

Il provvedimento di cancellazione dal Registro delle Imprese di una società in liquidazione, disposto ai sensi dell'art. 182, comma 2, della legge fallimentare, non incide su posizioni di diritto soggettivo, ma si risolve in un mero atto di gestione di un pubblico registro a tutela di interessi generali. Pertanto, il decreto emesso all'esito del procedimento di reclamo avverso tale provvedimento, disciplinato dall'art. 2192 c.c., non presenta i caratteri della definitività e della decisorietà, essendo impugnabile in Cassazione solo per il capo relativo alla condanna al pagamento delle spese processuali. La giurisprudenza di legittimità, infatti, è costante nell'affermare l'inammissibilità del ricorso straordinario per cassazione avverso tali decreti, in quanto essi non incidono su posizioni di diritto soggettivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIDONE Antonio - Presidente

Dott. BISOGNI Giacinto - Consigliere

Dott. ACIERNO Maria - Consigliere

Dott. FERRO Massimo - Consigliere

Dott. DOLMETTA ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 8747/2012 proposto da:
(OMISSIS), in proprio e nella qualita' di amministratore pro tempore e liquidatore della (OMISSIS) s.r.l. in liquidazione, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura in calce al ricorso,
- ricorrente -
contro
Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bari, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo st…

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