Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37503 del 24 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:37503PEN

Massima

Il dolo nel reato di truffa può essere desunto implicitamente dalla ricostruzione complessiva dei fatti e del ruolo svolto dall'imputato, senza necessità di una specifica e dettagliata motivazione, purché la sentenza indichi con adeguatezza e logicità le circostanze e le emergenze processuali determinanti per la formazione del convincimento del giudice. Inoltre, le questioni di mero fatto relative all'elemento oggettivo e agli artifici e raggiri del reato di truffa, se adeguatamente motivate dalla corte di merito, non sono censurabili in sede di legittimità, essendo sufficiente che la sentenza evidenzi l'iter logico-giuridico seguito per addivenire alla statuizione adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. DE CRESCIENZIO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DI. CA. Ro. nato a (OMESSO);

Avverso la sentenza 3.10.2008 della Corte d'Appello di Roma;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Sentite le conclusioni del Procuratore Generale il quale ha chiestola dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore che ha chiesto l'accoglimento dei motivi di ricorso.

OSSERVA

DI. CA. Ro. , per i…

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