Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 33309 del 27 agosto 2012

ECLI:IT:CASS:2012:33309PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la destinazione d'uso dello stupefacente detenuto dall'imputato, deve tenere conto dello stato di tossicodipendenza dello stesso, accertato e documentato, nonché della modesta quantità di droga pura rinvenuta, senza limitarsi ad affermare apoditticamente che il quantitativo complessivo, seppur non suddiviso in dosi, fosse destinato anche allo spaccio, senza adeguata motivazione. Infatti, la mera detenzione di una quantità di stupefacente non necessariamente suddiviso in dosi non è di per sé indice sufficiente di un intento di spaccio, dovendosi valutare anche la condizione personale del soggetto e la sua capacità economica di approvvigionamento, al fine di accertare se la detenzione fosse effettivamente finalizzata al solo uso personale. Il giudice di merito, pertanto, è tenuto a un approfondito esame delle circostanze concrete del caso, senza limitarsi a considerazioni generiche e astratte sulla quantità complessiva detenuta, al fine di verificare se la condotta dell'imputato sia riconducibile alla fattispecie di detenzione per uso personale ovvero a quella di detenzione finalizzata allo spaccio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2166/2008 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 26/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO FOTI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Spinaci che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio alla Corte d'Appello di Perugi…

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