Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24603 del 24 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24603PEN

Massima

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Il possesso di un documento di identità recante la foto del possessore con false generalità integra il reato autonomo di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p. e non il meno grave reato di cui al comma 1 della stessa norma, essendo evidente in tale ipotesi la partecipazione del possessore alla contraffazione del documento. La descrizione della condotta, che differenzia le due fattispecie, costituisce elemento costitutivo del reato e non mero elemento circostanziale. Pertanto, il possesso di un documento di identità con false generalità e foto del possessore non può essere ricondotto al mero possesso di documento falso, ma integra l'autonoma fattispecie di reato di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p., in quanto la partecipazione del possessore alla contraffazione del documento è elemento essenziale della condotta tipica. Tale principio, affermato dalla consolidata giurisprudenza di legittimità, si fonda sulla necessità di una corretta qualificazione giuridica del fatto, in ossequio al principio di legalità e di tassatività della fattispecie penale, nonché all'esigenza di assicurare una adeguata risposta sanzionatoria in relazione alla maggiore gravità della condotta realizzata. Pertanto, il possesso di un documento di identità con false generalità e foto del possessore non può essere ricondotto al meno grave reato di cui all'art. 497-bis, comma 1, c.p., ma integra l'autonoma fattispecie di cui al comma 2 della medesima disposizione, in ragione della partecipazione del possessore alla contraffazione del documento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI VENEZIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), (OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/09/2020 del TRIBUNALE di VICENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANGELO CAPUTO.
Rilevato che le parti non hanno formulato richiesta di discussione orale ex Decreto Legge n. 137 del 28 ottobre 2020, articolo 23, comma 8, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 176 del 18…

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