Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7307 del 21 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7307PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari per l'applicazione della custodia cautelare in carcere per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., è necessario distinguere tra associazioni mafiose "storiche" o caratterizzate da particolare stabilità, per le quali è richiesta la prova del recesso dell'indagato dalla consorteria, e associazioni mafiose non riconducibili a tali categorie, per le quali può rilevare anche il decorso del tempo ai fini dell'attualità delle esigenze cautelari. Pertanto, la mera circostanza che l'associazione mafiosa contestata sia di recente costituzione non è sufficiente a superare la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, qualora non sia dimostrato l'effettivo allontanamento dell'indagato dal contesto associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. MINUTILLO T. Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/05/2022 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO; udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCIANO IMPERIALI;
sentite le conclusioni del PG Dr. CUOMO LUIGI, che ha confermato la requisitoria scritta e concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
uditi i difensori, avvocato BAGNATO GIUSEPPE ed avvocato SABATINO FRANCESCO, che hanno insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) veniva sottoposto …

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