Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23105 del 4 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23105PEN

Massima

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La notifica dell'atto processuale al difensore dell'imputato è legittima quando l'impossibilità di notificazione al domicilio dichiarato risulti accertata dall'ufficiale giudiziario, non essendo necessario il deposito dell'atto presso la casa comunale. Inoltre, la mera assenza dell'imputato al domicilio eletto non equivale di per sé a impossibilità di notificazione, occorrendo l'accertamento della cessazione di ogni relazione tra l'imputato e quel domicilio. Il coinvolgimento dell'imputato nel reato presupposto e la sua estraneità alla successiva falsificazione del documento sono mere ipotesi soggettive, non suffragate da elementi probatori, non potendo prevalere sulla valutazione complessiva della Corte di merito, che ha ritenuto ragionevolmente la responsabilità dell'imputato per i reati contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CARMENINI Secondo L. - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

De. Mu. Ge. n. il (OMESSO);

avverso la SENTENZA della Corte di Appello di Napoli del 14.3.2006;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal consigliere Dott. PRESTIPINO Antonio;

Udito il Procuratore Generale Dott. D'AMBROSIO Vito che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

OSSERVA

Con sentenza del 14 marzo 2006, la Corte di Appello di Napoli confermava la sentenza di condanna pronunciata da…

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