Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 5859 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:5859SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, in linea con le recenti pronunce del Consiglio di Stato, afferma che il divieto di occupazione di suolo pubblico sulle strade qualificate come "viabilità principale" nel Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) adottato dal Comune, previsto dall'art. 12 del Regolamento comunale sulle occupazioni di suolo pubblico, è legittimo e preclusivo di occupazioni anche su strade di tipo "interzonale" o "di quartiere", a prescindere dalla classificazione di tali strade ai sensi dell'art. 2, comma 2, del Codice della Strada. Ciò in quanto la qualificazione di una strada come "viabilità principale" nel PGTU, volta ad assicurare la sicurezza urbana nei centri abitati, è dirimente ai fini dell'applicazione di tale divieto, in quanto coerente con le previsioni del Codice della Strada e della Direttiva del Ministero LL.PP. del 1995 che individuano nella "rete principale urbana" le strade da escludere dalla sosta veicolare. Pertanto, il Comune può legittimamente negare l'occupazione di suolo pubblico su strade rientranti nella "viabilità principale" del PGTU, anche qualora tali strade siano classificabili come "interzonali" o "di quartiere" ai sensi del Codice della Strada, in quanto tale classificazione non è dirimente ai fini dell'applicazione del divieto di cui all'art. 12 del Regolamento comunale, essendo prevalente la qualificazione di "viabilità principale" operata nel PGTU, volta ad assicurare la sicurezza della circolazione stradale. Il privato non può invocare a proprio favore il trattamento illegittimo eventualmente riservato dalla Pubblica Amministrazione a terzi, in quanto la parità di trattamento deve essere garantita nel rispetto della normativa vigente.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/03/2024

N. 05859/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01613/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1613 del 2024, proposto da Ergobarculture S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Filippo Lattanzi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via G. P. Da Palestrina n. 47;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

Per l…

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