Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24188 del 13 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:24188PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni confiscabili ai sensi del D.L. n. 306/1992, art. 12-sexies, conv. in L. n. 356/1992, è legittimo quando sussistono il fumus commissi delicti, ovvero l'astratta configurabilità di una delle fattispecie criminose previste dalle citate norme in relazione alle concrete circostanze del caso, e il periculum in mora, rappresentato dalla coincidenza di tale requisito con la confiscabilità del bene, desumibile dalla presenza di seri indizi circa la sproporzione del valore dei beni rispetto al reddito o alle attività economiche del soggetto, nonché la mancata giustificazione della loro lecita provenienza. A tal fine, non è necessario dimostrare il nesso di pertinenzialità tra il bene oggetto della misura e il reato ascritto all'indagato, essendo sufficiente l'accertamento della commissione del reato da parte di quest'ultimo. Inoltre, il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito le valutazioni già compiute dal giudice di merito in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'adozione della misura cautelare reale, essendo precluso il sindacato sulle risultanze istruttorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. AN. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 19/11/2007 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRELLI GIAN GIACOMO;

sentita la Requisitoria del Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. Gianfranco Ciani che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

E' presente per i ricorrenti l'avv. Glicerio Giuseppe Antonio del Foro di Licata ed il dr. Salvatore Graci di Agrigento, ai fini …

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