Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42758 del 17 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:42758PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare l'applicabilità dell'istituto della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., deve tenere conto non solo delle modalità della condotta e dell'esiguità del danno o del pericolo, ma anche dell'intensità del dolo o del grado della colpa, nonché della personalità dell'imputato, desumibile anche dai suoi precedenti penali, indipendentemente dalla loro appartenenza al medesimo genere di reato. Pertanto, la mancata applicazione di tale istituto è legittima quando, alla luce di tali criteri complessivamente valutati, il fatto non possa ritenersi particolarmente tenue, in quanto le modalità dell'azione, la gravità del danno cagionato e la personalità dell'imputato, connotata da una pluralità di precedenti penali anche di natura diversa, escludono il carattere di particolare tenuità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/02/2019 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SETTEMBRE ANTONIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa FILIPPI PAOLA che conclude per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Torino ha confermato la pronuncia di responsabilita' formulata a c…

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