Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5299 del 10 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5299PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: In tema di misure cautelari personali, per la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai sensi dell'art. 273 c.p.p. è sufficiente che vi siano elementi a carico, di natura logica o rappresentativa, che pur non provando oltre ogni ragionevole dubbio la responsabilità dell'indagato, consentano di prevedere che, attraverso la futura acquisizione di ulteriori elementi, saranno idonei a dimostrare tale responsabilità, fondando nel frattempo una qualificata probabilità di colpevolezza. Tali elementi devono essere valutati dal giudice in modo congruo e logico, tenendo conto di tutti i dati probatori, a carico e a discarico, senza limitarsi a una mera ricostruzione dei fatti, ma esponendo le argomentazioni critiche che hanno condotto alla ricostruzione adottata. Parimenti, in tema di esigenze cautelari, il pericolo di reiterazione del reato di cui all'art. 274, comma 1, lett. c) c.p.p. deve essere valutato dal giudice sulla base di elementi concreti e attuali, desunti dalle modalità e circostanze della condotta, nonché dalla personalità dell'indagato, tali da rendere probabile una ricaduta nel delitto "prossima", anche se non specificamente individuata né imminente, all'epoca dell'applicazione della misura. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare conto in modo esaustivo di tali elementi, senza limitarsi ad affermazioni generiche o tautologiche. Infine, la scelta della specifica misura cautelare deve essere adeguatamente motivata dal giudice, in relazione alle esigenze cautelari emerse e all'idoneità della misura prescelta a fronteggiarle, senza che sia possibile sindacare in sede di legittimità la mera diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/07/2019 del Tribunale di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 25/07/2019, il Tribunale di Messina rigetta Istanza di riesame proposta nell'interess…

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