Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 895 del 2022

ECLI:IT:TARBO:2022:895SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, può legittimamente negare l'approvazione di un Piano Urbanistico Attuativo (PUA) presentato dai soggetti attuatori, qualora il progetto proposto presenti rilevanti criticità e non conformità rispetto alle previsioni dello strumento urbanistico generale (Piano Operativo Comunale - POC) e agli accordi urbanistici precedentemente stipulati, tali da rendere necessaria una variazione integrale degli elaborati progettuali. L'amministrazione comunale, nel valutare l'approvazione di un PUA, gode di ampia discrezionalità che non si limita alla mera verifica di conformità tecnica agli strumenti urbanistici sovraordinati, ma si estende anche alla valutazione di opportunità di dare attuazione, in un determinato momento e a specifiche condizioni, alle previsioni dello strumento urbanistico generale. Pertanto, il diniego di approvazione del PUA da parte del Comune, adeguatamente motivato in relazione alle criticità rilevate, non costituisce un uso distorto del potere discrezionale, ma rientra legittimamente nell'esercizio della funzione di pianificazione urbanistica attribuita all'ente locale. Inoltre, la competenza ad adottare il provvedimento di diniego di approvazione del PUA spetta alla Giunta comunale, in quanto organo istituzionalmente preposto all'approvazione dei piani attuativi conformi allo strumento urbanistico generale, senza che ciò comporti una variante al Piano Operativo Comunale. Infine, il rispetto del termine perentorio di 60 giorni per la conclusione del procedimento di approvazione del PUA, previsto dalla normativa regionale, è subordinato al completamento della documentazione necessaria da parte dei soggetti proponenti, non decorrendo tale termine dalla mera presentazione della proposta di PUA.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/11/2022

N. 00895/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00314/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 314 del 2017, proposto da
Novello Maioli, Graziella Maioli, Massimo Maioli, Paola Maioli, Antonio Giavolucci, Antonella Giavolucci, Gabriella Giavolucci, Gisella Giavolucci, Maura Marzocchi, Claudio Santini, Anna Maria Santini, Simonetta Grassi, Walter Zanca, Fabio Rosa e Cesare Rosa, tutti rappresentati e difesi dagli avvocati Luigino Biagini e Stefano Caroli, domiciliati presso la Segreteria del T.A.R. Bologna, via D'Azeglio, 54;

contro

Comune di Riccione, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Nicoletta Flamigni, con domicilio eletto presso lo studio d…

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