Cassazione penale Sez. I sentenza n. 973 del 13 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:973PEN

Massima

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Il contributo costante e attivo di un soggetto alla vita di un'associazione mafiosa, anche attraverso il coinvolgimento dei familiari, la partecipazione alle attività illecite del sodalizio, come le estorsioni, e il sostegno alla latitanza di affiliati, integra gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., anche in assenza di intercettazioni dirette dello stesso indagato, quando le conversazioni captate tra terzi, in particolare familiari intranei all'organizzazione, forniscono un quadro indiziario grave, preciso e concordante, senza necessità di ulteriori riscontri esterni. Inoltre, la detenzione di armi e la ricettazione, commessi nell'ambito dell'attività del sodalizio mafioso, integrano gravi indizi di colpevolezza per tali reati, ai sensi degli artt. 648 e 7 d.l. 152/1991, quando risultino supportati dal medesimo compendio indiziario relativo alla partecipazione all'associazione mafiosa. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali, ai sensi dell'art. 273 c.p.p., non è tenuto a riscontri esterni alle conversazioni intercettate, quando queste siano gravi, precise e concordanti, e consentano di desumere un elevato grado di probabilità della colpevolezza dell'indagato, senza incorrere in vizi logici o di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 644/2010 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 05/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

sentite le conclusioni del PG Dott. E. Delehaye che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv.to (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale d…

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