Il provvedimento di sospensione dell'attività commerciale adottato dall'amministrazione comunale ai sensi dell'art. 59 della L.R. n. 27/2009 per la mancanza dei requisiti igienico-sanitari, edilizi o di sicurezza necessari per l'esercizio dell'attività deve essere adeguatamente motivato, indicando in modo specifico e puntuale le carenze riscontrate, senza poter fare riferimento a mere destinazioni d'uso o ad elementi non essenziali per l'esercizio dell'attività stessa. Inoltre, la persistenza di una dichiarazione di agibilità parziale mai revocata rende irrilevante la mancata presentazione della domanda per il rilascio del certificato di agibilità, che al più potrebbe comportare l'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, mentre la mancanza del certificato antincendio non è sufficiente a giustificare la sospensione dell'attività, ove non sia chiarito quali siano le superfici utili non autorizzate e non sia stato tenuto conto di altri certificati acquisiti nel frattempo, come quello di collaudo statico e di conformità delle strutture. In ogni caso, il provvedimento di sospensione deve essere adeguatamente motivato, indicando in modo specifico e puntuale le carenze riscontrate, senza poter fare riferimento a meri aspetti formali o a elementi non essenziali per l'esercizio dell'attività commerciale.