Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7740 del 26 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:7740PEN

Massima

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Il concorso nel reato di ricettazione richiede un contributo causale, materiale o morale, alla consumazione del reato, non essendo sufficiente il mero collegamento della persona all'oggetto della ricettazione. Pertanto, il mero inserimento di un veicolo oggetto di ricettazione nel contratto di telepass intestato all'imputato non costituisce di per sé prova grave, precisa e concordante della sua responsabilità per il reato di ricettazione, in assenza di altri elementi che dimostrino il suo apporto causale alla consumazione del reato. Analogamente, la mera detenzione di documenti di circolazione provenienti da furto non è sufficiente a configurare il concorso nel reato di ricettazione, in mancanza di una motivazione che spieghi il contributo causale dell'imputato alla consumazione del reato. La responsabilità penale deve essere accertata sulla base di una motivazione che indichi in modo chiaro e logico gli elementi di prova posti a fondamento della condanna, senza mera sovrapposizione delle posizioni degli imputati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. GA. DA. nato il (OMESSO);

2. GA. AN. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 20/11/2007 della Corte di Appello di Roma;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAGO Geppino;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni ha concluso per l'inammissibilita';

Udito per la parte civile, Al. S.p.a., l'avv. (…

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