Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5803 del 6 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:5803PEN

Massima

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Il reato di gestione illecita di rifiuti pericolosi senza la prescritta autorizzazione, di cui all'art. 51, comma 1, lett. b), del D.Lgs. n. 22 del 1997, sussiste anche in caso di deposito incontrollato di autovetture radiate dal P.R.A., traversine ferroviarie dimesse, macerie da demolizioni edili, materiale ferroso e cisterne contenenti residui di sostanze pericolose, in assenza di idonea autorizzazione. La qualificazione di tali materiali come "rifiuti pericolosi" non richiede un puntuale accertamento della loro composizione chimica, essendo sufficiente la loro collocazione in un'area aperta e incustodita, senza alcuna protezione, in modo da determinare un concreto pericolo per l'ambiente e la salute pubblica. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza dell'imputato di detenere tali materiali senza la prescritta autorizzazione, a prescindere dalla modesta entità della fuoriuscita di sostanze inquinanti. Inoltre, i materiali da demolizione accumulati sul terreno, anche se eventualmente riutilizzati in loco per livellare il fondo, integrano comunque la fattispecie di reato, in assenza di prova del loro effettivo e sicuro reimpiego senza pregiudizio per l'ambiente. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., e il diniego della sospensione condizionale della pena, sono rimessi alla valutazione discrezionale del giudice di merito, non sindacabile in sede di legittimità salvo vizi logici o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. ((omissis)) e BASILE Fabrizio, difensori di fiducia di Ba. An., n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 23.4.2007 della Corte di Appello di Bologna, con la quale, a conferma di quella del Tribunale di Ravenna, sezione distaccata di Faenza, in data 24.3.2005, venne condannato alla pena di mesi nove di arresto ed euro 3.000,00 di ammenda, quale colpevole del reato di cui al Decreto Legislativo n. 22 del 1997 articolo 51 comma 1, lettera b);

Visti gli atti, la sentenza…

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