Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5665 del 5 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:5665PEN

Massima

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Il giudice è tenuto a motivare puntualmente l'esercizio del proprio potere discrezionale di disporre la confisca in sede di applicazione della pena su richiesta delle parti, evidenziando i presupposti di tale misura di sicurezza patrimoniale, in particolare la specifica e diretta correlazione tra la cosa da confiscare e il reato commesso, nonché le caratteristiche della personalità del soggetto e le modalità di commissione del fatto criminoso. La confisca non può essere automaticamente disposta sulla base della mera presunzione che il denaro sequestrato costituisca provento del reato, dovendosi invece verificare che esso sia effettivamente prodotto o profitto del reato stesso, ai sensi dell'art. 240 c.p. Inoltre, la confisca obbligatoria prevista dall'art. 12-sexies d.l. 306/1992 non trova applicazione nell'ipotesi di condanna per il reato di cui all'art. 73, comma 5, d.P.R. 309/1990.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Consigliere

Dott. ((omissis)) Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

To. Ha.;

avverso la sentenza 19 febbraio 2007 del Tribunale di Roma;

Letti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Sentita nell'udienza in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Lette le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per la dichiarazione di inammissibilita&#x…

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