Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3267 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:3267SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione competente sulla domanda di permesso di costruire, decorso inutilmente il termine di legge per la conclusione del relativo procedimento, non costituisce un silenzio-rifiuto, bensì un silenzio-inadempimento, che non fa venir meno il potere-dovere dell'amministrazione di provvedere espressamente sulla domanda, soprattutto ove l'interessato insista formalmente per l'ottenimento di un provvedimento conclusivo. In tal caso, l'interessato può agire in giudizio per l'accertamento dell'obbligo dell'amministrazione di provvedere, con la possibilità di ottenere la nomina di un commissario ad acta per il caso di persistente inerzia. Il termine decadenziale per l'impugnazione del silenzio è quello specificamente previsto dall'art. 20 del d.P.R. n. 380/2001 in materia di permesso di costruire, e non il termine generale di cui all'art. 2 della legge n. 241/1990.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Roma,

Sezione Seconda bis,

composto da:
Eduardo PUGLIESE ((omissis)) VOLPE Consigliere Estensore
Solveig COGLIANI Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 521 del 2008, proposto da Id. Immobiliari s.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa, anche disgiuntamente, dagli avv.ti Ma. Lu. e Fr. Lu. ed elettivamente domiciliata presso il loro studio in Ro., ((omissis)). Me., (...);
contro
il Comune di Ar., in persona del Sindaco pro-tempore, non costituito;
per l'annullamento
del silenzio serbato dal Comune sull'istanza 8 maggio 2007, prot. n. 19519, volta ad ottenere il rilascio del permesso a costruire quattro unità immobiliari per civile abitazione in Ar., località Nu. Ca., Via To., su tre lotti, uno dei quali in proprietà, distinto in catasto terreni al foglio (...), pa…

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