Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 24995 del 21 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:24995PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la destinazione d'uso della sostanza stupefacente detenuta, non può basarsi esclusivamente sul superamento dei limiti tabellari previsti dalla legge, ma deve compiere una valutazione complessiva di tutte le circostanze del caso concreto, considerando sia gli elementi che possono indicare una finalità di spaccio, sia quelli che possono deporre per un uso esclusivamente personale, come lo stato di tossicodipendenza dell'imputato e la scarsa qualità della droga sequestrata. Il mero dato quantitativo non è sufficiente a invertire l'onere della prova a carico dell'imputato o a introdurre una presunzione di destinazione a fini di spaccio, dovendo il giudice valutare globalmente tutti i parametri indicati dalla legge per escludere un uso meramente personale della sostanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo - Presidente

Dott. FOTI G. - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1636/2010 CORTE APPELLO di GENOVA, del 23/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO FOTI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) propone ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte d&#…

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