Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 4 del 2015

ECLI:IT:TARBS:2015:4SENT

Massima

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La cessione di aree demaniali interessate da sconfinamenti di opere eseguite entro il 31 dicembre 2002 su fondi attigui di proprietà altrui, disciplinata dall'art. 5-bis del d.l. n. 143/2003, convertito in l. n. 212/2003, configura una fattispecie di diritto soggettivo perfetto in capo al privato istante, la cui posizione è assunta dal legislatore come prevalente sulla natura pubblica del bene oggetto della pretesa acquisitiva. Pertanto, l'atto di cessione o il rifiuto opposto dall'Agenzia del Demanio alla proposta d'acquisto formulata dal privato hanno natura privatistica e non autoritativa, sicché la relativa controversia rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in assenza di una specifica disposizione che attribuisca tali controversie alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.

Sentenza completa

N. 01852/2004
REG.RIC.

N. 00004/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01852/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1852 del 2004, proposto da:
Marmi Ber-For di ((omissis)) & C. Snc, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Brescia, Via Moretto, 67;

contro

Agenzia del Demanio, Ministero dell'Economia e Finanze, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura distr.le dello Stato, domiciliata in Brescia, Via S. Caterina, 6;

per l'annullamento

DEL PROVVEDIMENTO 6/8/2004, DI REIEZIONE DELL’ISTANZA DI ACQUISTO DI PORZIONE DI BENE DEMANIALE EX ART. 5-BIS DEL D.L. 143/2003 CONV. IN L. 212/2003.

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