Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1515 del 15 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:1515PEN

Massima

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Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente il diniego delle circostanze attenuanti generiche, anche quando non sia prevista una pena detentiva per il reato contestato, in quanto tale valutazione rientra nel suo potere discrezionale e incide sulla determinazione della pena. Inoltre, il giudice non può applicare una pena pecuniaria non prevista dalla legge per il reato in esame, neppure se tale pena era stata originariamente comminata in primo grado per un reato poi estinto. Infine, l'integrazione degli elementi oggettivi e soggettivi del reato di oltraggio a pubblico ufficiale deve essere valutata tenendo conto della reazione del soggetto agente a un presunto torto subito, che può escludere la configurabilità del reato o comportare l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, anche in sede di legittimità, ove non dedotta in appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. COCOMELLO Assunta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/06/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI LUCA;
Il P.G. chiede l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di Milano, in riforma d…

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