Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 29625 del 13 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29625PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione, anche se attuati con modalità rudimentali e attraverso la pretesa di un canone giornaliero o settimanale dalle prostitute, integrano il reato di sfruttamento della prostituzione altrui, a prescindere dal fatto che la donna coinvolta sia o meno in una situazione di parità rispetto allo sfruttatore. Infatti, il reato di sfruttamento della prostituzione altrui si configura anche quando la donna non sia in una posizione di soggezione o di inferiorità rispetto allo sfruttatore, essendo sufficiente che questi si appropri, anche in parte, dei proventi dell'attività di meretricio esercitata dalla donna, imponendole il pagamento di un canone. Inoltre, il reato di sfruttamento della prostituzione altrui sussiste anche quando il soggetto agente si limiti a proteggere e agevolare l'attività di prostituzione svolta dalla donna, senza necessariamente organizzare o gestire direttamente tale attività. Infine, la detenzione di una consistente quantità di stupefacenti, accompagnata dal rinvenimento di strumentazione tipica dell'attività di spaccio, integra il reato di detenzione ai fini di spaccio, senza che rilevi la destinazione, anche parziale, della droga per uso personale, atteso che il dato ponderale e la presenza di elementi indicativi dello spaccio sono sufficienti a configurare il reato contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - rel. Consigliere

Dott. TANGA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
(OMISSIS) n. il (OMISSIS);
(OMISSIS) n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 8367/2014 della COR1E, APPELLO di MILANO, in data 24/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
fatta la relazione dal Cons. Dott. Gabriella CAPPELLO;
udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. Mario PINELLI che ha concluso per l'inammissibilita', del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS) del foro di Milano, per l'imputato (OMISSIS), il quale …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.