Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42338 del 15 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:42338PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso si configura quando il soggetto, in modo stabile e non occasionale, presta il proprio contributo causale alla struttura e alle attività criminose del sodalizio, anche attraverso il compimento di singoli reati-fine, come estorsioni, usura e favoreggiamento della latitanza dei vertici del clan. Tale partecipazione può essere desunta da una pluralità di elementi probatori, quali le dichiarazioni concordanti di collaboratori di giustizia e testimoni, le condanne precedenti per reati aggravati dalla finalità mafiosa, i rapporti di parentela con esponenti di spicco dell'organizzazione, nonché la disponibilità di armi e la commissione di atti di violenza nell'interesse del gruppo. La valutazione complessiva di tali elementi, anche se singolarmente non decisivi, può fondare un giudizio di responsabilità per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., senza che sia necessario un contributo diretto agli atti di violenza o intimidazione tipici dell'associazione mafiosa. La motivazione della sentenza di condanna deve dare conto in modo esaustivo di tale quadro probatorio, senza che sia necessario un esame analitico di ogni singolo elemento, purché il ragionamento risulti logico e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella Patriz - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/02/2018 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CAIRO ANTONIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. FODARONI MARIA GIUSEPPINA, che ha concluso chiedendo:
Il PG conclude per l'inammissibilita…

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