Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1356 del 14 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:1356PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'associazione a delinquere si configura anche quando il contributo del singolo imputato si limiti alla partecipazione a singoli episodi di reato, purché sia dimostrato il suo inserimento nell'organizzazione criminale e il suo apporto, anche marginale, al perseguimento degli scopi illeciti dell'associazione. La confessione e la collaborazione dell'imputato con la giustizia, pur potendo essere valutate ai fini della concessione delle attenuanti generiche, non costituiscono di per sé elementi idonei a escludere la sua responsabilità per il reato associativo, specie in presenza di precedenti penali, atteso che il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione di tali circostanze. L'incompatibilità difensiva, inoltre, non può essere dedotta in modo generico, ma richiede la dimostrazione di specifiche e concrete situazioni di conflitto di interessi tra i coimputati, tali da impedire al difensore di svolgere adeguatamente il proprio mandato. La motivazione della sentenza che ricostruisce in modo logico e coerente il quadro probatorio e le interrelazioni tra le posizioni degli imputati, escludendo l'incompatibilità difensiva e la sussistenza di elementi idonei a giustificare la concessione delle attenuanti generiche, non è censurabile in sede di legittimità, se non per vizi di illogicità manifesta o di carenza motivazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv.to Barbato Vincenzo nell'interesse di So. Vi. nato a (OMESSO) e da Ch. Gi. nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di appello di Napoli del 19.4.2006;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dr. Giuseppe Bronzini.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dr. Bua Francesco Marco, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.