Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4366 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:4366SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di un'autorizzazione amministrativa, pur rientrando nella discrezionalità dell'amministrazione, deve essere preceduto da un adeguato contraddittorio procedimentale con l'interessato e da una istruttoria completa che accerti l'effettiva sussistenza delle ragioni di interesse pubblico sottese alla revoca stessa. In assenza di tali garanzie procedimentali, il provvedimento di revoca è illegittimo per violazione del giusto procedimento e difetto di istruttoria, a prescindere dalla fondatezza o meno delle ragioni di merito poste a suo fondamento. La revoca di un'autorizzazione amministrativa, pur essendo un provvedimento discrezionale, deve essere sorretta da una adeguata istruttoria che comprovi l'effettiva sussistenza delle ragioni di interesse pubblico che la giustificano. L'amministrazione, in ossequio al principio di proporzionalità, deve altresì valutare se non vi siano soluzioni alternative, quali la modifica dell'originario provvedimento, prima di procedere alla revoca. Sul piano procedimentale, la revoca, essendo un atto di autotutela, deve seguire un procedimento in contraddittorio con l'interessato, che deve essere previamente avvisato dell'avvio del procedimento. L'apporto istruttorio del privato non costituisce una mera formalità, in quanto l'esito del procedimento potrebbe essere diverso a seguito di una istruttoria completa. Pertanto, il provvedimento di revoca di un'autorizzazione amministrativa adottato in assenza di un previo contraddittorio con l'interessato e di una adeguata istruttoria sugli interessi in conflitto è illegittimo per violazione del giusto procedimento e difetto di istruttoria, a prescindere dalla fondatezza o meno delle ragioni di merito poste a suo fondamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA
SEZIONE SECONDA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2347 del 2013, proposto da:
Ca.Pi., rappresentato e difeso dagli avv. Gi.Le. e Be.Le., con domicilio eletto presso il primo in Napoli, viale (...);
contro
Il Comune di Casoria, rappresentato e difeso dagli avv. Ma.Ia. e Gi.Cr., con domicilio eletto in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R.;
per l'annullamento
a) dell'ordinanza n. 19 del 18 aprile 2013 del dirigente IV Settore Servizio Attività Produttive del Comune di Casoria, protocollata al n. 15208 in data 19 aprile 2013, notificata il successivo 9 maggio 2013, che ha disposto la revoca dell'autorizzazione sanitaria rilasciata in favore del ricorrente in data 12 agosto 2010, prot. n. 3737 per condurre i locali di proprietà ad officina per la "messa in oper…

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