Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5558 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:5558SENT

Massima

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Il provvedimento di ingiunzione di demolizione di opere edilizie adottato dall'amministrazione comunale prima della definizione della domanda di condono edilizio presentata dal privato è illegittimo, in quanto contrastante con l'art. 38 della legge n. 47 del 1985, richiamato dal D.L. n. 269 del 2003, che impone all'amministrazione di astenersi da ogni iniziativa repressiva fino alla conclusione del procedimento di sanatoria. Ciò non esclude, tuttavia, l'obbligo dell'amministrazione di definire in tempi brevi la domanda di condono, ai fini dell'eventuale riesercizio del potere sanzionatorio ovvero della definitiva pronuncia sulla sorte urbanistica dell'immobile e delle sue pertinenze. L'amministrazione, pertanto, non può adottare provvedimenti repressivi dell'abuso edilizio in pendenza della domanda di sanatoria, in quanto ciò vanificherebbe a priori il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria, salvo il suo obbligo di definire tempestivamente la relativa istanza.

Sentenza completa

N. 06589/2007
REG.RIC.

N. 05558/2013 REG.PROV.COLL.

N. 06589/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6589 del 2007, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via dell'Acqua Traversa, 195;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso per legge dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1648 del 15/11/06 con cui il Comune di Roma ha ordinato la demolizione dell’opera ivi indicata;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzi…

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