Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3384 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:3384SENT

Massima

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L'ingiunzione di demolizione di opere edilizie abusive, adottata dal dirigente comunale competente ai sensi dell'art. 107, commi 2 e 3, del d.lgs. n. 267/2000 e dell'art. 45 dello Statuto comunale, è legittima e non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto la natura vincolata di tale provvedimento esclude la necessità di instaurare il contraddittorio procedimentale. L'ingiunzione di demolizione è valida anche quando interviene a distanza di tempo dalla commissione dell'abuso e dopo il protrarsi dell'inerzia dell'amministrazione, in quanto l'eventuale affidamento riposto dal privato non può prevalere sull'interesse pubblico alla tutela dell'assetto del territorio, del paesaggio e dell'ambiente, che è preminente. L'ingiunzione di demolizione deve indicare chiaramente le opere abusive da demolire e le conseguenze dell'inottemperanza, come l'acquisizione gratuita dell'immobile al patrimonio comunale, senza che sia necessario specificare ulteriori provvedimenti sanzionatori. Il verbale di accertamento dell'inottemperanza all'ingiunzione di demolizione, adottato dalla polizia locale, ha mero valore dichiarativo e non lesivo, essendo l'atto formale di accertamento e acquisizione dell'immobile al patrimonio comunale quello dotato di efficacia lesiva.

Sentenza completa

N. 05023/2008
REG.RIC.

N. 03384/2015 REG.PROV.COLL.

N. 05023/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5023 del 2008, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Vangone Antonio, rappresentato e difeso dall'avv. Raffaele Montefusco, con domicilio eletto in Napoli, Calata S. Marco n. 4, presso lo studio dell’avv. Angelone;

contro

Comune di Ercolano, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso, come da memoria di costituzione e risposta ai motivi aggiunti, depositato il 4 giugno 2010, dall'avv. Ciro Ignorato, in sostituzione degli avv. Andrea Scognamiglio, Sergio Soria, Giuseppe Coppola, con domicilio eletto presso la Segreteria del T.A.R.;

per l'annullamento,

quanto…

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