Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47533 del 6 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:47533PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'applicare una misura di prevenzione personale, è tenuto a motivare in modo adeguato e puntuale l'attualità della pericolosità sociale del soggetto, ancorandosi a specifici elementi di fatto che integrino i parametri legali richiesti per l'applicazione della misura. La mera esistenza di una motivazione non è sufficiente, essendo necessario che essa sia sorretta da elementi concreti e non da meri indizi o ipotesi. Inoltre, il giudice ha l'obbligo di esaminare e confutare in modo esaustivo le deduzioni difensive che risultino decisive ai fini della valutazione della pericolosità, come l'intervenuta riabilitazione del soggetto o la sua comprovata estraneità ai fatti criminosi posti a fondamento della misura. In caso di omissione di tali adempimenti, la motivazione del provvedimento è da ritenersi meramente apparente, integrando gli estremi della violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

1) (OMISSIS) SPA;

avverso il decreto n. 65/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 14/02/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;

lette le conclusioni del PG Dott. Izzo G..

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 14.2.12 la Corte di Appello di Milano, a seguito di appello del proposto (OMISSIS), confermava il decreto emesso dal Tri…

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