Consiglio di Stato sentenza n. 6642 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:6642SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione in sanatoria per una costruzione realizzata in assenza di titolo edilizio, successivamente all'impugnazione di un provvedimento di demolizione, determina il venir meno dell'interesse all'impugnazione, rendendo l'appello improcedibile. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, una volta ottenuta la sanatoria per l'abuso edilizio contestato, viene meno l'interesse all'impugnazione del provvedimento di demolizione, in quanto la concessione in sanatoria ha rimosso la ragione stessa del contendere. Pertanto, il giudice amministrativo, accertato il sopravvenuto difetto di interesse, dichiara l'improcedibilità dell'appello, compensando le spese di giudizio tra le parti. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta sanata la situazione di abuso, non sussiste più l'interesse all'annullamento del provvedimento demolitorio, essendo venuta meno la sua ragion d'essere. Ciò in quanto l'ottenimento della sanatoria comporta il venir meno della posizione di contrasto con l'ordinamento giuridico, facendo venire meno l'interesse all'impugnazione. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è, pertanto, che il rilascio di una concessione in sanatoria per un abuso edilizio, successivo all'impugnazione di un provvedimento di demolizione, determina il difetto di interesse all'appello, rendendo quest'ultimo improcedibile, con compensazione delle spese di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
Quinta Sezione
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 4238 del 2001, proposto dai Sigg. Ma. Pa. e Ro. Se., residenti in Sp., rappresentati e difesi dall'Avv. Gi. La Sp., con domicilio eletto in Ro., via Ni. n. 29 (presso lo studio dell'Avv. Do. Ar.);
contro
il Comune di Spoleto, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli Avv.ti An. Ca. e Ma. Ma., con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Ro., ((omissis)). n. 8;
per la riforma
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale dell'Umbria n. 143 del 9 marzo 2001, non notificata, pronunciata fra le parti, sul ricorso n. 860/1997, con la quale è stato respinto il ricorso proposto dagli attuali appellanti per l'annullamento dell'ordinanza del Comune di Spoleto n. 650 del 13 novembre 1997, con cui era disposta la demolizione di un box…

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