Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45563 del 16 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45563PEN

Massima

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Il luogo di consumazione del delitto di accesso abusivo a un sistema informatico o telematico, di cui all'articolo 615-ter del codice penale, coincide con quello in cui si trova l'utente che, tramite elaboratore elettronico o altro dispositivo per il trattamento automatico dei dati, digitando la "parola chiave" o altrimenti eseguendo la procedura di autenticazione, supera le misure di sicurezza apposte dal titolare per selezionare gli accessi e per tutelare la banca-dati memorizzata all'interno del sistema centrale ovvero vi si mantiene eccedendo i limiti dell'autorizzazione ricevuta. Pertanto, ai fini della determinazione della competenza per territorio in relazione a tale reato, il luogo rilevante è quello in cui si trova il soggetto che effettua l'introduzione abusiva o vi si mantiene abusivamente, e non il luogo di installazione del server del sistema informatico oggetto dell'accesso illecito. Tale principio, affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza n. 17325 del 26/3/2015, dep. 24/4/2015, Confl., comp. in proc. Rocco, Rv. 263020, si applica anche ai casi in cui l'accesso abusivo sia stato realizzato da un pubblico ufficiale, come un ufficiale della Guardia di Finanza, nell'ambito delle proprie funzioni, in quanto il criterio di individuazione del luogo di consumazione del reato non subisce eccezioni in ragione della qualifica soggettiva dell'agente. Pertanto, nel caso di specie, la competenza territoriale per i reati di accesso abusivo al sistema informatico S.D.I. del Ministero dell'Interno (capi A e B) spetta al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, luogo in cui si trovava l'imputato colonnello della Guardia di Finanza quando ha effettuato gli accessi abusivi, e non al Tribunale di Roma, sede del server del sistema informatico oggetto degli accessi illeciti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul conflitto di competenza sollevato da:
GIP TRIBUNALE ROMA;
nei confronti di:
GUP TRIBUNALE DI POTENZA;
con l'ordinanza n. 20438/2014 GIP TRIBUNALE di ROMA, del 17/04/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;
sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo, che ha chiesto indicarsi la competenza del Gup del Tribunale di Potenza.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza resa in data 27 giugno 2014, il Giudice dell'Udienza Preliminare del Tribunale di Potenza, investito della ri…

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