La localizzazione degli impianti di distribuzione di carburanti è consentita in tutte le zone e sottozone del piano regolatore generale non sottoposte a particolari vincoli paesaggistici, ambientali o monumentali e non comprese nelle zone territoriali omogenee A (centro storico). Pertanto, l'impianto di distribuzione di carburanti, in quanto assimilabile ad un'opera di urbanizzazione secondaria, non può essere installato nel centro storico. Inoltre, l'impianto non può essere mantenuto in esercizio qualora sia privo di sede propria, ovvero quando la sua ubicazione determini intralcio al traffico veicolare e pedonale, come nel caso di impianti collocati a ridosso di scuole pubbliche e uffici postali. In tali ipotesi, il titolare dell'impianto incompatibile con la normativa urbanistica o con le disposizioni a tutela della sicurezza stradale ha l'onere di presentare al Comune un programma di chiusura e smantellamento dell'impianto, ovvero di adeguamento alla vigente normativa, entro i termini previsti dalla legge. In assenza di tale programma, ovvero in caso di inadeguatezza o mancato rispetto dello stesso, il Comune è legittimato a revocare l'autorizzazione e adottare i provvedimenti conseguenti, anche ai fini del ripristino delle aree.